Matilde Stefanini Sorrentino presenta “Di alcuni colori e di alcuni artisti”
Mercoledì 4 febbraio alle ore 16,30 presso la sala conferenze di Fondazione Livorno Matilde Stefanini Sorrentino presenterà il “Di alcuni colori e di alcuni artisti” di cui è autrice , Edizioni ETS.
Attraverso le opere di vari artisti, da quelli anonimi della preistoria, al romano Studius fino a Keit Haring, da Michelangelo e Veronese ai Cretti di Burri e a pittori viventi come Giovanni Campus, si dipana la storia, anche chimica (quand’è che un colore si può definire naturale?) di alcuni colori tra i più usati fin da tempi remoti. Le provenienze di determinati coloranti e pigmenti come il lapislazzulo o il blu egizio quali emergono dai trattati da Plinio e Vitruvio passando per Eraclio, Teofilo, e pittori/trattatisti come Cennino Cennini, Vasari e altri meno conosciuti, o i ricettari arrivando fino a Salvator Dalì, attestano l’enorme interesse che avevano gli artisti di procurarsi i materiali migliori per valorizzare il loro talento. E come il colore veniva percepito e usato nei diversi momenti storici e le emozioni che provocava lo si può comprendere anche dalle lettere o dai diari degli artisti: che senso ha il rosso per Boccioni o il bianco per il divisionista Morbelli o l’azzurro del cielo provenzale per Monet? Turner si sforzerà fino alla fine di creare una luminosità che si potrà raggiungere solo con i colori/luce, quelli degli strumenti elettronici in cui il giallo non è più un colore primario… Il libro pone questioni sia di interesse specifico che generale sulla storia, manipolazione, visione e percezione dell’universo colore.
Oltre all’autrice del libro parteciperanno alla presentazione Antonella Capitanio e Fulvia Donati, Università di Pisa.
Seguirà la visita alla mostra antologica di Giovanni Campus alla presenza dell’artista.
Matilde Stefanini Sorrentino, nata a Livorno, storica dell’arte, ha compiuto i suoi studi presso l’Università di Pisa ove è stata cultrice della materia. Giovanissima ha insegnato storia dell’arte presso la Libera Accademia di Belle Arti Trossi Uberti di Livorno, oggi Fondazione Trossi Uberti, quando ne era Direttore Voltolino Fontani e poi per molti anni nei Licei a Livorno e Pisa. Ha collaborato e collabora con UIA Università Internazionale dell’Arte di Firenze e con la rivista Critica d’Arte. Fa parte del consiglio direttivo de Gli Amici dei Musei e Monumenti pisani. Ha pubblicato numerosi contributi su temi pertinenti alla storia degli arazzi e delle arazzerie, alla storia dei colori, a quella delle arti decorative e industriali e all’arte contemporanea. La sua monografia Arazzi medicei a Pisa (1993), ha permesso di riscoprire un patrimonio dimenticato.