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Al Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno il primo corso di dottorato di ricerca su “Musica, scienze e tecnologia”
Il corso sarà attivato nell’anno accademico 2024-2025, per partecipare al bando e ottenere informazioni sulle borse di studio c'è tempo fino al 2 settembre
Livorno, settembre 2024 – Il Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno, per la prima volta nella sua storia, attiverà a partire da questo anno accademico, un corso di dottorato di ricerca. Il corso, che come noto costituisce il terzo livello della formazione universitaria dopo la laurea e la laurea magistrale, è promosso insieme al Conservatorio Boccherini di Lucca e al Conservatorio Franchi di Siena e ha come oggetto “Musica, scienze e tecnologia: lo studio della performance e della percezione musicale attraverso neuroscienze e bioingegneria”.
Per partecipare al dottorato è stata inoltre prevista l’attribuzione di sei borse di studio messe a disposizione dei tre conservatori toscani, due per ciascun istituto. In particolare, le borse di studio messe a disposizione dal Conservatorio livornese sono co-finanziate e vedono il coinvolgimento della Fondazione Casa Cardinal Maffi e di Fondazione Livorno. Da molti anni la Fondazione interviene a sostegno dell’attività del Conservatorio cittadino con l’obiettivo di agevolare l’attività di formazione professionale degli studenti, ma anche di divulgare la cultura e l’educazione musicale sul territorio.
Il bando è visibile e scaricabile online sui siti dei tre conservatori toscani, per chiarimenti e informazioni è possibile scrivere all’indirizzo e-mail dottorati@boccherini.it.
“Siamo molto soddisfatti – ha sottolineato il direttore del Conservatorio Pietro Mascagni, Federico Rovini – di aver potuto attivare, per la prima volta nella storia del nostro istituto un corso di dottorato di ricerca che va ad impreziosire la nostra offerta formativa. Si tratta di un corso appunto che attraverso un approccio interdisciplinare presenta un programma mirato a formare ricercatori e ricercatrici capaci di innovare nel campo della musica, utilizzando le tecniche avanzate proprie delle neuroscienze e della bioingegneria per investigare le basi fisiologiche ed emotive della musica, con applicazioni potenziali che spaziano dalla terapia musicale all’ingegneria del suono”.
Lo scopo del corso, caratterizzato da un’impronta multidisciplinare e interdisciplinare, è di sviluppare nuovi programmi di formazione alla ricerca scientifica, finalizzati ad esplorare la performance e la percezione musicale con i metodi sperimentali e modellistici e gli strumenti tecnici delle neuroscienze e della bioingegneria. Alla base del corso vi è dunque la comprensione di come performance musicale, percezione sonora e processi neurobiologici si influenzino l’un l’altro, attraverso strumenti avanzati dell’elettrofisiologia, della psicologia sperimentale e della bioingegneria, ma anche attraverso metodi della biomeccanica del movimento, dell’elaborazione di bio-segnali e della psicofisica dei sensi.
Nel percorso formativo e di ricerca saranno coinvolte le istituzioni universitarie toscane, in particolare la Scuola superiore Sant’Anna, l’Università di Pisa, l’IMT Alti Studi di Lucca, la Scuola Normale Superiore e l’Università di Siena.