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Riparte il progetto To-Care, per assistere i malati di Alzheimer e le loro famiglie

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Giovedì 20 novembre, alle ore 16.00, presso il distretto socio-sanitario “Livorno Nord” (via della Fiera di Sant’Antonino), sarà presentata la seconda edizione del progetto “To-Care”, ideato e realizzato dall’Associazione di promozione sociale “Arianna”, in collaborazione con l’U.O.C. Neurologia USL 6 di Livorno Ambulatorio-Disturbi-Cognitivi-Unità Valutazione Alzheimer, grazie ai contributi di Fondazione Livorno.
Durante l’incontro saranno presentati i risultati della prima fase del progetto, avviato nel 2011 da un’idea di Valeria Volpe, presidente dell’associazione Arianna, e concluso nel 2014 e le novità introdotte in questo secondo step, che si protrarrà per altri tre anni e per il quale Fondazione Livorno, dati gli eccellenti risultati raggiunti finora, ha rinnovato il proprio sostegno economico.
Il progetto To-Care è rivolto a persone affette da Alzheimer in fase iniziale ed intermedia, alle loro famiglie e ai care-giver di riferimento, per rispondere alla forte e crescente domanda di aiuto. Nella nostra città, i pazienti affetti da questa patologia sono circa 2.500 pazienti, l’80% è curato presso il proprio domicilio. La famiglia è dunque la struttura portante su cui ricadono problematiche importanti, pratiche ed emotive, e l’impegno assistenziale dedicato al malato diventa spesso causa di “Sindrome da stress del care-giver” e di situazioni di forte conflittualità familiare. Il ricovero presso strutture assistenziali delle persone con Alzheimer produce un forte impatto emotivo per tutti i soggetti coinvolti e avviene, come ultima soluzione, quando il sistema famiglia si scompensa ed entra in crisi.
Sostenere il nucleo familiare originario, evitandone lo scompenso, è l’obiettivo primario del progetto “To- care” che ha messo in campo un intervento multidisciplinare a sostegno di tutti i soggetti coinvolti nella malattia.
Nella pratica medica, gran parte dell’impegno è concentrata sulla diagnosi della malattia e sull’assistenza al paziente. Con una metodologia ed un approccio innovativo, ma già sperimentato negli scorsi dieci anni in altri progetti e sostenuto con borse di studio, il progetto “To-care” pone l’attenzione prevalentemente sulla figura del care-giver di riferimento e sulla mediazione delle conflittualità familiari.
Secondo le tecniche del counselling gestaltico e della mediazione delle conflittualità, si è lavorato con interventi mirati e personalizzati da parte del professionista di riferimento, da un punto di vista emotivo e strategico-comportamentale, aiutando i soggetti coinvolti ad esprimere ed elaborare timori, paure, bisogni e difficoltà e ad attivare risorse endogene e relazionali necessarie per riuscire ad affrontare la malattia e tutte le implicazioni che questa comporta. Il risultato è stato l’allentamento delle situazioni di stress, il miglioramento della qualità della vita di tutti i soggetti coinvolti, l’apprendimento di corrette tecniche di relazione e comunicazione con la persona Alzheimer, il lavoro sul lutto e sulla perdita e il recupero del sistema famiglia (attenuandone, e in alcuni casi risolvendone, la conflittualità) presso la quale mantenere il più a lungo possibile la persona malata, con ricaduta positiva per la riduzione del ricorso ad aiuti esterni.
In tre anni di attività, sono stati trattati 88 nuclei familiari, per complessivi 162 soggetti (persone fisiche tra care-giver, familiari e malati) che hanno affrontato l’intero percorso di 10 incontri.
All’appuntamento di giovedì, aperto alla cittadinanza, interverranno:

– Dr. Giuseppe Meucci, Direttore U.O.C. Neurologia-Ambulatorio-Disturbi-Cognitivi-Unità Valutazione Alzheimer dell’Azienda USL 6 di Livorno;
– Avv. Luciano Barsotti, Presidente Fondazione Livorno;
– Dr.ssa Valeria Volpe, Presidente Associazione di Promozione sociale “Arianna”;
– i pazienti assistiti in questi anni con i loro familiari.

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