- Home
- News 2024
- Anadyomene: quando il paesaggio disegna la propria immagine
Anadyomene: quando il paesaggio disegna la propria immagine
Le "naturografie" di Roberto Ghezzi per valorizzare il legame fra natura, arte e ecologia
Livorno, 6 settembre 2024 – Anadyomene – Nascente dall’acqua di Roberto Ghezzi, artista famoso per realizzare opere negli ambienti naturali di tutto il mondo, è un progetto interdisciplinare del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano (S.M.AR.T) che ha l’obiettivo di valorizzare le connessioni fra il territorio ed i luoghi d’interesse storico/artistico/naturalistico che il paesaggio toscano offre in tutta la sua ricchezza e varietà.
Realizzato con il contributo di Regione Toscana e con il sostegno di Fondazione Livorno nell’ambito del bando dedicato all’arte e alla cultura, l’iniziativa combina sapientemente lo sguardo del mito, da cui il titolo prende origine, coi linguaggi del contemporaneo, svelandosi in opere che emergono dalle acque salmastre e dolci dell’arcipelago, attraverso un processo unico e originale che restituirà l’immagine altrimenti invisibile dei paesaggi subacquei.
Anadyomene, ossia “nascente/che emerge dal mare”, è uno degli appellativi conferiti ad Afrodite – che già nasce dalla schiuma del mare – ed intende fare riferimento alle origini mitologiche dello stesso arcipelago toscano. Infatti, prendendo spunto da queste narrazioni, sarà poi una leggenda popolare a legare la storia della dea dell’amore e della bellezza a quella dell’arcipelago, quando le perle dalla collana della dea, scivolando nelle acque toscane, danno vita ad isole meravigliose.
Ecco dunque che le naturografie realizzate da Ghezzi – neologismo da lui stesso ideato e che esprime il tipico connubio fra arte e scienza – sono plasmate dalla natura stessa, secondo un processo basato sull’azione degli elementi naturali su tele ecosostenibili collocate in luoghi deputati per lunghi periodi.
L’artista, che ha lavorato in ogni tipo di contesto paesaggistico, ricerca e predilige habitat acquatici, come laghi, fiumi, lagune e mari, in quanto naturalmente predisposti al deposito del sedimento. Il progetto si sviluppa dunque in due fasi principali. La prima consiste nel posizionamento delle tele in punti strategici delle acque dell’arcipelago toscano. Dopo circa due mesi di posa, le tele vengono prelevate per poterle presentare ed esporre. La mostra che ne deriverà, a carattere itinerante, farà tappa in alcune delle realtà museali aderenti a S.M.AR.T, e sarà arricchita da laboratori didattici per adulti, bambini e pubblici speciali, con percorsi specifici per le scuole, talk, visite guidate e incontri di vario genere.
La realizzazione di Anadyomene è stata seguita dal comitato tecnico scientifico di S.M.AR.T, composto da professionisti, ricercatori e docenti dell’università e degli enti di ricerca, funzionari delle Soprintendenze, archeologi, geologi, storici dell’arte contemporanea, paleontologi, architetti e museologi. Inoltre il progetto si avvale del partenariato e del supporto di enti del terzo settore presenti sul territorio, a livello nazionale e internazionale e della preziosa collaborazione del CNR di Pisa per lo studio scientifico delle tele. Il risultato è un insieme di opere in cui la natura e il paesaggio manifestano autenticamente se stessi, innescando un inedito dialogo tra arte, scienza ed ecologia.