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Comicità e satira conquistano Livorno: tutto esaurito per il Festival Antani con oltre 2mila presenze
Livorno, 21 maggio 2025 – Si è chiusa con un sold-out a tutti gli appuntamenti presso la Terrazza Mascagni e l’Acquario di Livorno la terza edizione del festival Antani. Comicità e satira come se fosse Woke, quest’anno nell’ambito di “Blu Livorno. Biennale del mare e dell’acqua”. Oltre 2mila presenze per 11 eventi in tre giorni.
Tre giorni di risate intelligenti, con ospiti da tutta Italia e anche dall’estero, tra incontri, spettacoli, presentazioni di libri, nomination e colpi di scena sgorgati dalla fantasia del direttore artistico Luca Bottura: lo scorso fine settimana il festival Antani a Livorno ha fatto ridere e riflettere migliaia di persone (sono oltre 2mila le presenze stimate).
E’ proprio Luca Bottura a spiegare la formula del successo della manifestazione, a cura di Fondazione Livorno, realizzata in collaborazione col Comune di Livorno, il patrocinio della Regione Toscana e prodotto da Elastica: “Giochiamo contro i luoghi comuni e cerchiamo di riderne. Lo stesso trattamento è riservato a chi sparge odio, magari contro i più deboli. La regola è sempre quella: dire cose serissime facendo gli scemi e ogni tanto dire qualcosa di molto stupido che invece dietro ha un pensiero quasi serio”.
La scelta di ospiti, spettacoli, presentazioni di libri si è dunque concentrata su nomi che hanno sconfitto l’ovvietà del politicamente scorretto, ridendone: da Charlie Hebdo che ha pagato il suo anticonformismo versando sangue innocente, a Francesco De Carlo, Monir Ghassem, Laura Pusceddu, alfieri della stand up comedy giusta nel posto sbagliato, da Valeria Parrella, che ha riletto l’universalità di Totò come fosse un “classico sovversivo”, fino a Enrico Bertolino e al suo buffo quiz sull’attualità. Gli Antani Award hanno premiato il meglio della comicità e della satira, mentre ha chiuso la manifestazione lo spettacolo dei comici finiti sul palco di Zelig. Hanno completato il cartellone i libri di Tony Bonji da “Gialappa’s Show”, Federica Cacciola da “La tv delle Ragazze” e Fumettibrutti.
Il festival è stata anche l’occasione per capire se e come è cambiato il modo di fare satira negli ultimi anni, in particolare con l’avvento dei social e dopo l’attentato che nel 2015 in Francia ha sterminato la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo. E’ stato proprio il direttore Riss a rispondere dal palco: “In questo nuovo contesto dominato dai social network, la satira è diventata sospetta, spesso accusata di mancare di rispetto, in particolare nei confronti delle religioni. La cultura woke, che può sembrare fondata sulle buone intenzioni, a volte si trasforma in un ordine morale retrogrado che non tollera più la minima satira, la minima libertà di ridere e di fare caricature. La cultura del “rispetto” si è trasformata in una sorta di censura che non dice il suo nome. Ecco perché la satira ci sembra più essenziale che mai, e forse anche più di prima del 7 gennaio 2015. Perché l’ironia, l’umorismo nero e il cattivo gusto sono universalmente condivisi, in tutte le società e in tutte le culture. Solo gli ipocriti affermano il contrario. Ed è proprio contro di loro che Charlie Hebdo disegna e scrive ogni settimana da 55 anni”.
Infine una curiosità: Angela Rafanelli ha ritirato il premio per il “Miglior personaggio televisivo”: livornese, conduttrice radio televisiva, è l’Assessora alla cultura di Livorno. Più di 15 anni di tv, da Le iene a tantissimi programmi Rai, tra gli ultimi Linea verde estate, In viaggio con lei. “Il festival Antani è stato un tempo importante, necessario che ci siano regalati. Perché se ridere, come dice la scienza, allunga la vita, ridere con intelligenza dà un senso a una vita che a volte è difficile da comprendere – sottolinea Rafanelli, che commenta così il riconoscimento ricevuto – Il premio come miglior personaggio televisivo?! Mi ha fatto tanto ridere riceverlo adesso che sono assessora alla cultura della città che ospita il festival! Che coincidenza pazzesca!”.