PREMIO COMBAT 2024: si conclude la XV edizione
Annunciati i vincitori delle varie categorie del concorso internazionale d’arte contemporanea
Livorno, 7 ottobre 2024 – Con l’annuncio dei vincitori, si è conclusa sabato 5 ottobre la XV edizione del PREMIO COMBAT, concorso internazionale d’arte contemporanea ideato dall’Associazione culturale Blob Art ETS, in collaborazione con il Comune di Livorno, con il sostegno della Regione Toscana, di Fondazione di Livorno – nell’ambito del bando Interventi per l’arte e la cultura – della casa editrice Sillabe e del partner Opera Laboratori, e Poliart, azienda leader nella produzione di polistirene espanso.
Dal 21 settembre al 5 ottobre, il Museo Civico Giovanni Fattori – Granai di Villa Mimbelli di Livorno ha ospitato le 80 opere finaliste, accogliendo nelle sue sale le sezioni di Pittura, Grafica, Fotografia, Scultura e Installazione, Video e Performance. Il Premio ha raccolto, anche per questa edizione, un numero significativo di adesioni: sono infatti 1094 le opere inviate dagli artisti che hanno risposto al bando, con partecipazioni provenienti da 36 paesi diversi. A tema libero e senza vincoli di età, il Premio Combat, sin dalla sua nascita, dà voce ai talenti emergenti e alle sperimentazioni artistiche più innovative, ponendosi in prima linea nel documentare le diverse vie percorse dagli artisti contemporanei e le loro risposte alle contraddizioni politiche, sociali e umane della nostra contemporaneità. Un metodo che indaga la produzione visuale attuale, con respiro internazionale, svincolato da discorsi e logiche prettamente commerciali.
La giuria, composta da Ilaria Gianni, Francesca Baboni, Angel Moya Garcia, Lorenzo Balbi, Andrea Bruciati, Davide Ferri e Stefano Taddei, ha scelto come vincitore del Premio Combat, del valore di diecimila euro, Federico Aprile con l’opera “Nel Grido di Anánkē“: l’opera vincitrice è emersa tra le numerose candidate e ha catturato l’attenzione della giuria grazie alla sua capacità di sfidare il medium scelto e di utilizzare un gran numero di tecniche diverse al suo interno. L’artista è riuscito a combinare in modo perfetto ed equilibrato elementi viscerali e dettagli superficiali, onde sonore e superfici mute, paesaggi immaginari e parti interne di un possibile corpo collettivo, portando un messaggio globale che ci ricorda come siamo tutti in costante e inesorabile cambiamento.
Per la sezione Pittura, la giuria ha assegnato il premio a Juli Polidoro con l’opera “Social Distance“, attraverso la quale l’artista traduce in pittura una scena presa dal web, una delle tante che appaiono sui nostri schermi e che rapidamente vengono sostituite da altre. Protagonista è un centro di evacuazione temporanea a seguito di una catastrofe naturale. I volti dei migranti sono incompleti, i corpi isolati nei loro confini, e dalle pennellate vivaci emerge la loro solitudine ed emarginazione. L’opera ci ricorda l’importanza di fermare lo sguardo sulle tragedie collettive e anonime, attraverso un linguaggio pittorico che interpreta il nostro tempo socio-politico. Menzione speciale della giuria a Jilian Wu
Per la sezione Fotografia, la giuria ha decretato vincitrice Camilla Postiglione con l’opera “Bystanders“, opera che rilancia un tema classico della tradizione pittorica romantica, ma con sfumature diverse. Le figure di astanti di fronte al paesaggio, sole in un contesto semi-antropizzato, appaiono sospese tra senso di non-appartenenza e desiderio di abbandono. I contorni sfrangiati delle foto infondono un senso di perpetua irrisolutezza. Menzione speciale della giuria a Giulia Sofi.
Per la sezione Grafica, il premio è stato assegnato a Marco Rossi con l’opera “Un attimo impensato“, per la straordinaria capacità di descrivere l’identità del singolo come elemento di trasformazione umana, attraverso un tratto libero e vivace che esprime una tensione attraverso la tecnica del monotipo. Menzione speciale della giuria a Barbara Rosita Raimondo.
La giuria ha decretato Riccardo Bellelli vincitore per la sezione Scultura/Installazione con l’opera “Turner“, con cui l’autore riversa su oggetti e materiali trovati meccanismi psichici regressivi secondo valenze primariamente pittorico-compositive. Questo approccio attinge a categorie estetiche neosurrealiste basate su accostamenti ambigui, ironici o perturbanti. Menzione speciale della giuria a Grossi – Maglioni.
Infine, per la sezione Video, la giuria ha premiato Leila Erdman Tabukashvili con l’opera “I’m not afraid of the Apocalypse, I am afraid you don’t love me anymore“, per la poetica modalità con cui ha realizzato un video incentrato sull’opposizione alla guerra e sul crimine perpetrato dalla sua patria. Girato tre settimane prima dell’inizio della mobilitazione in Russia, il video si sviluppa come un ritratto di gruppo svelando il momento che precede l’inizio dell’apocalisse. Per l’attualità della narrazione, per il tentativo di registrare l’accaduto in modo che non sia dimenticato, per la necessità di raccontare dall’interno ciò che viene speso celato dai mezzi di comunicazione internazionale. Menzione speciale della giuria a Benedetta Fioravanti
Il Premio Galleria, consultabile a questo link, è un premio speciale nato dalla collaborazione con cinque importanti gallerie di arte contemporanea e lo spazio indipendente SAC Spazio Arte Contemporanea di Livorno, e che consiste nella realizzazione di un progetto espositivo presso le loro sedi nella stagione 2023/24, per dare continuità al dialogo avviato durante la partecipazione al Premio. In ultimo, il Premio della Giuria Popolare, conferito in base alle preferenze espresse dal pubblico partecipante, è stato assegnato a Marco Casalena con l’opera Pioneer.