Quindici ragazzi partecipano ad un corso di formazione in viticoltura
Mercoledì 22 ottobre, all’interno del vecchio Oratorio di San Guido (Bolgheri) è stata presentata l’Associazione per la Crescita Occupazionale Territoriale (COT) nata per favorire lo sviluppo occupazionale che inaugura la propria attività istituzionale con un’iniziativa nel settore vitivinicolo. Composta da operatori economici della bassa provincia di Livorno, l’Associazione si è costituita per risolvere il grave problema occupazionale dei giovani, riproponendo gli storici mestieri tipici del territorio e promuovendo lo sviluppo di servizi turistici avanzati. L’offerta di risorse umane giovanili s’incontra con la richiesta del mercato del lavoro, attraverso la Scuola dei mestieri locali, istituita per organizzare un programma di corsi specializzati che formeranno i ragazzi nelle professioni necessarie alle aziende. Con il mese di ottobre è partito il primo percorso didattico, organizzato in collaborazione con l’ISISS Marco Polo e Carlo Cattaneo di Cecina, in particolare con l’indirizzo Tecnico-Agrario. Si tratta del corso di Specializzazione Tecnico-Teorica per una Viticoltura di Qualità, che porterà 15 giovani disoccupati in aula per oltre 20 giornate, a seguire lezioni impartite da docenti universitari ed esperti messi a disposizione gratuitamente dalle importantissime aziende vitivinicole: Michele Satta, Tenuta di Biserno, Tenuta dell’Ornellaia e Tenuta San Guido-Sassicaia. Main Sponsor del primo Master è la Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci, mentre Fondazione Livorno sostiene l’iniziativa con un contributo di 15 mila euro, destinato a rimborsare i ragazzi, con mille euro ciascuno, a conclusione del corso e cioè dopo le lezioni in aula, le giornate di esperienza sul campo e il tirocinio aziendale. Sulla base di liste messe a disposizione da parte degli istituti scolastici superiori presso i quali si sono diplomati, i 15 ragazzi sono stati selezionati tra oltre 30 candidati e valutati da un’apposita commissione, che ha appurato il possesso degli indispensabili requisiti economici, motivazionali e di intraprendenza. “Nella bassa Provincia di Livorno – ha sottolineato il prof. Fabio Serini, docente universitario in Economia Aziendale, responsabile del Master e membro del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Livorno – gli effetti della crisi sono fortemente preoccupanti e facilmente analizzabili grazie alla lettura id indicatori specifici quali il NEET – Not in Education Employment or Traning. Nell’ultima indagine della Provincia di Livorno, i dati della Val di Cornia 25,05%, della bassa Val di Cornia 23,54% e dell’Elba 25,15%, sono persino più alti di quelli riferiti alla città di Livorno 23,39%. Nella globalità, i giovani tra i 15 e 29 anni che non hanno un impegno lavorativo, formativo o comunque di avvicinamento al mondo del lavoro sono il 21,8%. Segnali di crisi, ovviamente, ma anche la fotografia di un sistema scolastico e di avvicinamento al mondo del lavoro poco efficace e non adeguato ai nuovi tempi”. “L’indirizzo strategico dell’associazione – ha sostenuto il Dott. Fabrizio Mannari, uno dei fondatori – è quello di avvicinare attività storiche e giovani disoccupati”. E il Master in viticoltura, ha evidenziato Stefano Belmonte “è solo la prima iniziativa che COT presenta al territorio.