Una borsa di studio per ricordare il Vescovo Ablondi
L’Associazione Alberto Ablondi ha indetto il bando per l’assegnazione di una borsa di studio di 1.500 euro, interamente finanziata dalla Fondazione Livorno, sul tema: “La prima recezione del Concilio Vaticano II nella Chiesa di Livorno (1962-1970). Il magistero episcopale livornese di Mons. Emilio Guano, Vescovo titolare (1962-1970), e di Mons. Alberto Ablondi, Vescovo ausiliare (1966-1970)”.
Scopo della ricerca è ricostruire la storia della Diocesi negli anni 1962-1970, quando furono accolte e attuate le istanze di rinnovamento promosse dal Concilio. In quegli anni, Vescovo di Livorno era Mons. Emilio Guano che, dal 1966, fu affiancato da Mons. Alberto Ablondi, allora Vescovo ausiliare di Livorno e Amministratore Apostolico della Diocesi di Massa Marittima. Insieme cercarono di tradurre nella Diocesi la trasformazione auspicata dal Concilio, promuovendo una Chiesa capace di dialogare con la società e la cultura del tempo e attenta e sensibile ai bisogni del territorio. Con la ricerca sarà possibile raccogliere e pubblicare alcune lettere pastorali di Monsignor Guano e le prime lettere che scrisse Mons. Ablondi quando lo affiancò nella guida della Diocesi.
Le domande di partecipazione al bando dovranno essere inviate entro il 15 febbraio 2014, a mezzo posta raccomandata all’indirizzo: Associazione Alberto Ablondi – 57121 LIVORNO – Via A. Nicolodi, 43 int.7.
Oppure via mail al seguente indirizzo: info@associazioneablondi.it
Alla domanda dovranno essere allegati il curriculum vitae ed una lettera con la descrizione delle motivazioni che hanno indotto il candidato a partecipare alla ricerca oggetto della borsa di studio.
Entro il 28 febbraio una commissione composta da tre membri selezionerà il vincitore, valutando il curriculum del candidato, i titoli e la lettera di motivazione.
Il 50% dell’importo sarà liquidato all’inizio dell’attività di ricerca; l’altro 50% sarà liquidato dopo la valutazione del lavoro, che dovrà essere finito entro tre mesi dall’assegnazione della borsa.
L’Associazione si impegna a rendere pubblico il lavoro realizzato con incontri pubblici ed eventuali pubblicazioni, anche on line.