Grande successo della mostra dedicata a Bruno Miniati
Si è chiusa domenica 31gennaio, con una grande affluenza di pubblico, la mostra allestita nella sede di Fondazione Livorno “Bruno Miniati fotografo di guerre 1915-1945″ curata, insieme al catalogo, da George Tatge.
Oltre all’importante collezione di foto di guerra donata alla Fondazione dal prof. Riccardo Faucci, nella mostra è stata esposta una serie di ritratti eseguiti da Bruno Miniati a molte famiglie livornesi, nel suo studio di Via Ricasoli, fino al 1974.
Le immagini sono state inviate dai lettori del Tirreno che hanno partecipato al concorso indetto dalla Fondazione insieme al giornale. Una grande quantità di fotografie che ha disegnato uno spaccato di vita livornese del Novecento, fino agli anni Sessanta.
Tra le immagini pervenute e pubblicate sul quotidiano ne sono state selezionate due, una di Miniati ed una scattata da un altro fotografo nell’immediato Dopoguerra. Sono state scelte da una giuria presieduta da Tatge e sono state premiate, ciascuna, con una cornice d’argento ed un abbonamento al giornale.
La foto di Bruno Miniati, esposta nella mostra della Fondazione, ritrae Leonetto Marchini all’età di 23 anni e Tecla Brogi 19 anni, nel 1925. All’epoca fidanzati (si sono sposati nel 1929), Tecla fiorentina veniva in villeggiatura a Livorno e frequentava i Bagni Pancaldi. Durante l’estate conobbe il futuro marito.
Leonetto aveva un’agenzia marittima ma con le sanzioni economiche inflitte all’Italia durante il fascismo per l’invasione dell’Etiopia perse tutto e andò a lavorare alla Stanic (allora ANIC). Dall’unione nacquero tre figlie: Gabriella, Mariateresa e Giovanna che hanno portato la foto in Fondazione.
L’altra foto premiata (che non è di Miniati) è quella inviata al Tirreno da Patrizia Cinci, figlia di Alberice. Siamo nell’ottobre del 1948, in via Pera. Sullo sfondo le macerie di una guerra appena conclusa, in primo piano una madre con tre bambini che camminano verso il futuro.
A ciascuno dei vincitori è stata consegnata una cornice d’argento, da parte della Fondazione, rappresentata dal vicepresidente dott. Riccardo Vitti e un abbonamento gratuito annuale al Tirreno consegnato, per il giornale, dal capocronista Alessandro Guarducci.