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Il Museo Diocesano si arricchisce con l’opera “Omaggio a Cimabue” di Enrico Bacci, acquistata dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno

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Venerdì 13 luglio, alle ore 12, presso il Palazzo Vescovile Girolamo Gavi, verrà presentata l’opera Omaggio a Cimabue, un collage e pittura su cartone e legno dell’artista Enrico Bacci acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno e consegnato al Museo Diocesano.
Saranno presenti: il Vescovo di Livorno Simone Giusti, il Presidente della Fondazione Luciano Barsotti, il direttore della galleria Le Stanze Giacomo Romano e l’artista Enrico Bacci autore dell’opera.
Il Museo Diocesano di Livorno, allestito al Palazzo Vescovile Girolamo Gavi, accoglie una parte del copioso patrimonio proveniente dalle Chiese della Diocesi: preziosissime testimonianze della vita comunitaria, della fede e della devozione, spesso rappresentate con estro creativo da artisti ed artigiani locali.
Al piano terreno del Palazzo, il percorso museale è introdotto da una sezione dedicata alla devozione in cui è esposto un ampio e variegato nucleo di oggetti che rischiava di scomparire e che rappresenta la memoria storica di una società e di una cultura, ancora vive fino alla seconda metà del secolo scorso.
Partendo dalle opere di maggior pregio delle Chiese livornesi (come il Ciborio in metallo e pietre preziose donato al Duomo di Livorno dal Granduca Ferdinando o le due Tavole di bottega giottesca provenienti dalla Chiesa di San Jacopo in Acquaviva), l’esposizione si sviluppa con le sezioni dedicate alla suppellettile ecclesiastica. Sono esposti numerosi esemplari in argento – creati da raffinate botteghe attive sul territorio italiano, spesso livornese, tra XVI e XIX – e vari manufatti lignei del XVIII e XIX secolo. Le sezioni sono arricchite da dipinti su tela e sculture in legno e cartapesta.
Al piano primo è allestita una sezione di arte tessile dove sono esposte vesti liturgiche confezionate in seta, oro, argento e pietre preziose, realizzati dalle prestigiose manifatture attive in Europa tra XVII e XIX secolo.
Recentemente gli ambienti sono stati arricchiti con dipinti e arredi lignei provenienti dalle chiese del territorio e nel salone adiacente al Chiostro è stata allestita un’esposizione permanente di arte contemporanea. Oltre a numerosi disegni ed opere di soggetto sacro realizzate da Giulio Guiggi, testimonianze dell’attività di un grande protagonista del panorama artistico livornese del 1900 che gli eredi hanno voluto donare al Museo Diocesano, sono presenti anche un dipinto raffigurante Gesù Cristo Crocifisso di Giorgio Conti e una statua in bronzo di San Francesco opera di Augusto Magli, già appartenuta al pittore Benvenuto Benvenuti e da poco donata al Museo Diocesano. La sezione è nata per documentare le esperienze dell’arte contemporanea sui temi di carattere religioso e si propone di promuovere nuovi linguaggi artistici.
E’ stato il Vescovo a immaginare che l’opera di Enrico Bacci avrebbe potuto trovare un’ottima collocazione nelle stanze del Museo Diocesano. Aveva visto il collage durante la visita ad una mostra allestita alla galleria Le Stanze diretta da Giacomo Romano, in via Roma, ed aveva espresso il suo convinto apprezzamento.
La Fondazione, che negli ultimi anni, a più riprese, ha sostenuto con importanti contributi la realizzazione del Museo Diocesano, ha dato la sua disponibilità per intervenire anche in questa occasione ed ha deciso di acquistare il crocifisso per consegnarlo, in comodato d’uso, alla Diocesi.

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