Un viaggio in collezione – Giornata di studi sulla pittura livornese
Presentato anche il volume 'Tracce di memoria. Studi intorno all’arte di Mario Madiai' curato da Giorgio Bacci e Cristiano Giometti
Un viaggio in collezione costituisce, dopo quella dello scorso anno dedicata all’opera di Mario Madiai, la seconda giornata di studi organizzata da Fondazione Livorno e Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici dell’Università di Firenze, con l’obiettivo di valorizzare artisti e opere presenti nella collezione dell’Ente. Oggi, tra le affiches di Leonetto Cappiello custodite nell’omonima sala della Fondazione, gli studenti di Storia dell’arte contemporanea e di Catalogazione dei beni culturali hanno esposto al pubblico le proprie ricerche, frutto di un anno di studi sull’arte contemporanea livornese.
Nel corso del 2022 gli studenti, seguiti dai professori Giorgio Bacci e Cristiano Giometti, con la collaborazione del personale della Fondazione Livorno, hanno condotto ricerche specifiche su lavori importanti di alcuni dei maggiori artisti toscani compresi tra la fine dell’Ottocento e l’inizio degli anni Duemila. Il ricco programma di oggi è stato scandito in tre macro-tematiche: Tra Otto e Novecento: dai macchiaioli al naturalismo toscano, Il Gruppo labronico e dintorni e Il secondo Novecento. La giornata di studi ha così consentito di approfondire l’opera di pittori come Giovanni Fattori, Angiolo Tommasi, Giovanni March, Giovanni Lomi, Ferruccio Rontini, per arrivare a Ferdinando Chevrier, Daniel Schinasi e Renato Spagnoli.
E’ proprio attraverso queste occasioni di incontro e dibattito che si concretizza la mission culturale della Fondazione, che si impegna nel dare risonanza e dinamicità ai beni culturali di cui è custode. Altro obiettivo è stato quello di dare all’importante lavoro di ricerca svolto dai giovani studiosi un’opportunità di visibilità e divulgazione.
Nell’occasione, è stato infine presentato il volume Tracce di memoria. Studi intorno all’arte di Mario Madiai, curato da Giorgio Bacci e Cristiano Giometti e stampato da Bandecchi & Vivaldi, che riassume il lavoro fatto dagli studenti lo scorso anno.
Un viaggio in collezione – Programma
9.15 – Saluti della Fondazione
Cinzia Pagni, Vice presidente Fondazione Livorno
9.30 – Presentazione del volume: Tracce di memoria. Studi intorno all’arte di Mario Madiai,
a cura di Giorgio Bacci e Cristiano Giometti, Fondazione Livorno, 2022
Tra Otto e Novecento: dai macchiaioli al naturalismo toscano
ha moderato Giorgio Bacci, Università degli Studi di Firenze
9.45 – Anna Flavia Rosati, “Dallo studio del vero all’emozione del vero: l’evoluzione della macchia nella pittura toscana tra Otto e Novecento”
10.00 – Annadea Salvatore, “Uomini col mantello di Giovanni Fattori”
10.15 – Maria Camilla Palleschi, “Oltre la macchia: Silvio Bicchi e il Naturalismo toscano”
10.30 – Maria Salerno, “Angiolo Tommasi: la poetica del vero nel mondo contadino toscano”
10.45 – Anna Flavia Rosati, “Torre del Lago: lo sguardo pittorico di Eugenio Cecconi e il Club la Bohème”
11.00 – Pausa
Il Gruppo labronico e dintorni
ha moderato Cristiano Giometti, Università degli Studi di Firenze
11.15 – Sergio Taddei, “La pittura del Gruppo Labronico: esiti eterogenei della tradizione macchiaiola”
11.30 – Giada Ruggiero, “Il Gruppo Labronico e la città di Livorno: il caso di Renato Natali”
11.45 – Aurora Fapanni, “La Convalescente di Giovanni March, assimilazione della lezione pucciniana negli studi di figura umana”
12.00 – Gaia Mazzacane, “Il mare bagna Livorno: Giovanni Lomi, il Gruppo Labronico e le marine”
12.15 – Sergio Taddei, “Ferruccio Rontini, il messaggio verista tra descrizione ed elegia”
Il secondo Novecento
ha moderato Costanza Musetti, Fondazione Livorno
12.30 – Eleonora Zagaria, “La poliedricità livornese: diverse tendenze artistiche dal Novecento a oggi”
12.45 – Martina Di Veglia, “Daniel Schinasi: la dimensione umana nell’ottica neofuturista”
13.00 – Eleonora Zagaria, “Ferdinando Chevrier: l’astrattismo dentro e fuori Livorno”
13.15 – Francesca Menchetti, “La lettera A di Spagnoli tra simbologia e spazialità”