La Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno diventa Fondazione Livorno
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha approvato le modifiche statutarie presentate dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno. Pertanto, con decorrenza dal 29 aprile 2013, l’ente formalmente cambia denominazione, diventando Fondazione Livorno.
E’ questa un’altra tappa significativa del lungo percorso di crescita dell’ente e del consolidamento del suo rapporto con il territorio di appartenenza.
La storia di questa fondazione trae origine dalla Cassa di Risparmi di Livorno, fondata nel 1836 per iniziativa di un gruppo di notabili locali che si associano con l’intento di agevolare il risparmio del ceto popolare, sulla scia di altre iniziative filantropiche realizzate in quel periodo in Toscana e in Europa.
La Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno nasce nel 1992 – insieme a tante altre fondazioni di origine bancaria sorte all’inizio degli anni Novanta in attuazione della riforma “Amato” – ed eredita le originarie finalità di utilità sociale della Cassa.
Quello di oggi è dunque il terzo importante passaggio di questa lunga storia.
La variazione del nome comporterà l’aggiornamento di una serie di servizi, in particolare quelli relativi ai contatti e nei prossimi giorni verranno modificati anche gli indirizzi e-mail.
Oltre a questa correzione, il nuovo Statuto della Fondazione conterrà altre novità che permetteranno all’Ente di conformarsi ai principi delineati dalla “Carta delle Fondazioni” approvata dall’assemblea dell’Acri il 4 aprile 2012, ma anche di adeguarsi all’evoluzione legislativa e al nuovo contesto socio-economico.
Le ragioni della scelta risiedono nella avvenuta fusione della Cassa nel Gruppo Banco Popolare e nella inesistenza di una seppur minima partecipazione societaria come invece avvenuto fino al 2011, senza per questo dimenticare le origini storiche.
Oltretutto il riferimento alla vecchia denominazione creava confusione e induceva spesso l’opinione pubblica ad identificare la Fondazione con la società bancaria.
Invece, in questi anni, mentre abbandonava il ruolo di investitore nella Cassa, la Fondazione, progressivamente, sviluppava una capacità progettuale autonoma e realizzava iniziative di grande valore sociale nei cinque settori di intervento di sua competenza.
Insieme al cambio di denominazione, le modifiche apportate alla Statuto hanno determinato cambiamenti anche nella composizione degli organi statutari. Il numero dei componenti del Comitato Indirizzo è stato dimezzato, passando da 24 a 12 membri, ma sono rimasti comunque invariati gli equilibri che determinano le rappresentanze da parte di enti, associazioni e assemblea dei soci.
Anche il Consiglio di Amministrazione si è snellito, passando da 6 a 3 membri (più Presidente e Vicepresidente).