Il Senso del Ridicolo non è solo un’importante manifestazione culturale, profondamente legata all’identità del nostro territorio, riconosciuta e apprezzata in tutta Italia. Il Festival dell’Umorismo è anche una grande opportunità di formazione aperta agli studenti e a qualsiasi persona che voglia fare il volontario del Senso del Ridicolo.
Nell’edizione appena passata oltre 65, fra studenti delle scuole superiori livornesi, studenti universitari e membri dell’associazione “Amici dei Musei e dei Monumenti Livornesi”, hanno scelto di fare il volontario del Senso del Ridicolo e partecipare a quell’esercito di t-shirt bianche con buccia di banana, ormai indispensabile al buon andamento di questa manifestazione.
È però molto importante che ciascun volontario sia consapevole e sappia cogliere fino in fondo tutte le possibilità offerte da questa opportunità. Per questo motivo negli ultimi anni abbiamo cominciato un percorso informativo nelle scuole superiori e intrecciato relazioni con insegnanti e istituti scolastici. Attività che hanno senza dubbio migliorato, di anno in anno, l’esperienza di chi ha deciso di fare il volontario del Senso del Ridicolo.
La quarta edizione del Senso del Ridicolo è finita da meno di due settimane e ci sembra un ottimo momento non solo per ringraziare ancora una volta i nostri volontari ma anche per cominciare già a pensare alla prossima edizione partendo proprio dai suoi volontari. E quindi dalla prima domanda a cui vogliamo rispondere: perché fare il volontario del Senso del Ridicolo?
1. Non esiste un’alternanza scuola-lavoro più divertente di questa
Se sei uno studente delle scuole superiori avrai molti modi di svolgere le tue ore di alternanza scuola-lavoro, ma nessuno di questi potrà portarti a spasso nei territori del comico, dell’ironia, dell’umorismo come le ore trascorse da volontario del Senso del Ridicolo. Per cui imparerai, ti garantiamo che imparerai molte cose, e lo farai divertendoti.
“Una delle cose che mi piace di più del Senso del Ridicolo è la possibilità di parlare e relazionarmi con le persone: il pubblico, gli organizzatori, gli altri volontari…” Juan Paco, studente di 5° superiore. Volontario della terza e della quarta edizione del Senso del Ridicolo.
2. Puoi scegliere fra 4 diverse mansioni
Da volontario del Senso del Ridicolo potrai scegliere di svolgere la mansione alla quale ti senti più incline o che vorresti sperimentare:
Fotografo/Videomaker
Fissa in uno scatto o in un video momenti più significativi dell’evento. Sarai guidato dal capo squadra ma anche libero di esprimerti col tuo obiettivo.
“Il fotografo capogruppo ci disse “Siate sfacciati!”. Quando eravamo al Teatro Goldoni ho voluto fotografare il pubblico durante lo spettacolo e con il flash ho illuminato mezza platea. Forse sono stato troppo sfacciato!” Mattia, studente universitario, volontario della terza e della quarta edizione del Senso del Ridicolo
Ufficio stampa
Collabora con l’ufficio stampa del Festival e impara a gestire le relazioni con i media.
Infopoint, gestione sala e supporto biglietteria
Collabora nella gestione del pubblico della manifestazione, dalla biglietteria, all’accoglienza in sala.
Pronto intervento e accompagnamento ospiti
Impara a gestire i problemi dell’ultimo minuto e collabora nell’accoglienza agli ospiti del Festival.
Qualsiasi mansione tu scelga, fare il volontario del Senso del Ridicolo, ti insegnerà a rapportarti con regole e orari, a relazionarti a vari livelli di formalità, ad avere responsabilità, a risolvere piccoli e grandi problemi in poco tempo. E sarà un piccolo assaggio di quello che ti troverai ad affrontare nel mondo del lavoro.
3. Puoi salire su un palco e presentare ospiti illustri
Il format del Senso del Ridicolo prevede che siano i volontari del festival ad annunciare ogni evento in programma, quindi, se vorrai, potrai essere proprio tu sul palco del Teatro Goldoni a presentare lo spettacolo di punta della prossima edizione del Festival dell’Umorismo.
4. Puoi vedere da vicino lo svolgimento di un vero evento
Forse non tutti sanno che organizzare un evento non è poi così semplice, tutt’altro, per alcuni eventi servono mesi e mesi di preparazione. Lo svolgimento dell’evento è solo la punta di un iceberg di lavoro per lo più invisibile al pubblico.
Anche se non potrai partecipare ai mesi di lavoro che precedono il festival potrai comunque avere uno spaccato della macchina organizzativa del festival in evento, potrai vivere il dietro le quinte, potrai seguire gli spettacoli da un punto di vista privilegiato e vedere da vicino gli ospiti in programma.
“La mia partecipazione al Festival dell’Umorismo ha giocato un ruolo non indifferente nella scelta del mio indirizzo di studi all’Università. Mi piacerebbe un giorno poter lavorare nell’organizzazione di spettacoli e di eventi culturali”
Ambra, studentessa universitaria. Volontaria della terza e della quarta edizione del Senso del Ridicolo.
5. Puoi dar vita a contenuti che resteranno nel tempo
Gli scatti o i video ma anche eventuali articoli scritti dai volontari possono entrare a far parte di raccolte o contenuti multimediali come la pubblicazione “Gli occhi del ridicolo” che raccoglie una selezione di foto della seconda edizione del Festival dell’Umorismo.
“Quando mi hanno proposto di partecipare al festival ho deciso di cogliere al volo questa possibilità per fare una nuova esperienza e per mettermi in gioco. Il risultato? Tanto divertimento e tante risate! Sono molto contenta di aver fatto parte di questo progetto che mi ha permesso di condividere il mio punto di vista e le mie sensazioni attraverso uno strumento meraviglioso come la fotografia”
Giovanna, volontaria della seconda edizione del Senso dell’Umorismo. Alcuni suoi scatti sono raccolti nella pubblicazione “Gli occhi del ridicolo”
6. Puoi far parte di una squadra
Anche se dura poco, l’esperienza del festival è intensa, dà vita a relazioni e permette di far parte di una vera e propria squadra.
“La cosa che mi è piaciuta di più di questa esperienza è la collaborazione fra ragazzi di diverse scuole e di diverse età, persone che non si conoscevano fino a quel momento. Non c’è mai stato alcuno screzio, siamo stati tutti affiatati, come in una squadra”
Ambra, studentessa universitaria. Volontaria della terza e della quarta edizione del Senso del Ridicolo.
7. Puoi tornare quando vuoi 🙂
Sarà che il divertimento è assicurato, saranno le cure che abbiamo sempre dato a tutti i nostri volontari, grazie anche all’aiuto impareggiabile offerto da Don Michele, con il suo punto d’appoggio nella chiesa di Santa Caterina. Sarà che fare il volontario al Senso del Ridicolo rappresenta davvero un’opportunità di crescita ma in molti hanno voluto ripetere l’esperienza, sia come ore aggiuntive di alternanza scuola-lavoro, sia come liberi volontari. E questa è la risposta migliore che possiamo dare alla domanda “Perché fare il volontario al Senso del Ridicolo?”
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